Senza colore, il mondo sarebbe un posto molto squallido. Lo pensa sicuramente l’azienda italiana Tintoria Emiliana s.r.l., specializzata nell’arte della tintura di capi di abbigliamento di alto valore. Nata nel dopoguerra, quando la tintura di capi d’abbigliamento per allungarne la vita era una necessità, oggi l’azienda lavora su capi confezionati per le più esigenti griffe della moda. Con la terza generazione al timone e la quarta che ha imparato le basi, Tintoria Emiliana si è evoluta da semplice azienda di lavaggio e tintura ad un’azienda ad alta tecnologia con molti processi all’avanguardia da proporre. “Mio padre ha conosciuto lo stilista Massimo Osti e abbiamo iniziato a sviluppare nuovi metodi di tintura su capi di design esclusivi”, spiega Stefano Lodi, che guida l’azienda insieme ai suoi tre fratelli Paolo, Roberto e Liliana. “Con questo tipo di crescita, abbiamo anche iniziato a prestare molta attenzione ai prodotti chimici che utilizziamo”. Abbiamo investito nel nostro laboratorio e abbiamo acquisito una profonda conoscenza dei prodotti chimici e dei processi”. “Il laboratorio è pienamente operativo sia nel campo della ricerca che nella soluzione dei problemi dei partner dell’azienda. Per quanto riguarda i produttori di tessuti e filati, l’azienda è oggi riconosciuta come un importante riferimento in questo settore: Tintoria Emiliana tinge fino a due milioni di capi all’anno, in particolare per aziende in Italia e Germania, oltre che negli Stati Uniti. Gestisce inoltre la logistica completa per conto dei propri clienti, dallo stoccaggio al controllo qualità di tessuti e accessori, sulla piattaforma Emiliana Service, che fa parte del gruppo: “Siamo un partner per i progetti dei nostri clienti – sottolinea Lodi – Abbiamo una vasta conoscenza ed esperienza, e aiutiamo i nostri clienti a sviluppare il proprio business. Molti di loro hanno lavorato con noi per molti anni e cresciamo insieme ogni stagione unendo professionalità e innovazione per raggiungere nuovi obiettivi”. “L’azienda sta attualmente sviluppando molti progetti, il più recente è l’RFID in collaborazione con la software house del gruppo, Emil Software; l’obiettivo finale è l’utilizzo di un microchip incorporato nel capo per consentire ai clienti di tracciarlo fino al punto vendita finale. Tintoria Emiliana è stata una delle prime tintorie ad aderire all’organizzazione ZDHC di Amsterdam; l’adesione richiede la prova di rigorosi controlli e pratiche ambientali; in questa direzione, un altro importante progetto riguarda il riciclaggio delle acque reflue per ridurre i consumi e di conseguenza l’impatto ambientale. “Il nostro obiettivo finale è semplicemente quello di dare il meglio per i nostri clienti”, riassume Lodi. “Lavoriamo seriamente, abbiamo imparato molto dai nostri genitori e ora stiamo trasmettendo alle generazioni future la cultura del lavoro, le nostre conoscenze e la nostra filosofia, per garantire ai nostri clienti la massima continuità nella collaborazione”

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